Facebook: Quelli che pubblicano troppo sui social hanno problemi

Facebook:  “I narcisisti hanno pubblicato cose più frequentemente sui loro risultati, il che è motivato dal loro bisogno di attenzione; e convalida da parte della comunità di Facebook”, ha detto la dottoressa Tara Marshall a Business Insider.

“I nostri studi suggeriscono che mettersi in mostra ha dei risultati, poiché ricevono più Mi piace e commenti nelle loro pubblicazioni.

Tuttavia, potrebbero essere amici che danno un gentile supporto e, allo stesso tempo, disprezzano quell’egocentrismo”.

Le persone sono libere di pubblicare ciò che vogliono: un like e un “bel lavoro!” di tanto in tanto non fanno male a nessuno. Tuttavia, se il comportamento è ricorrente e qualcuno sente il bisogno costante di far conoscere; al mondo i propri muscoli marcati, forse dovrebbe anche visitare lo psicoanalista. Per ogni evenienza.

Cosa spinge le persone ad essere costantemente online e a dipendere costantemente dai messaggi mandati da persone mai conosciute in realtà; se non addirittura inesistenti (e a capirlo che non esistono basterebbe dare un’occhiata al profilo troppo perfetto per essere vero)?

Cosa spinge a postare costantemente nuovi contenuti, che in realtà solo l’ennesima replica di messaggi mandati migliaia e migliaia di volte senza alcun contenuto culturale od informativo?

Secondo quanto riportato da alcuni studi di psicologia  tra coloro che usano Facebook si nasconde una grossa fetta di egocentrici e di narcisisti e su questo viste le premesse non potevano esserci dubbi.

Condividere particolari della propria vita privata, anche se banali e ripetitivi, per cercare costanti attenzioni e conferme su di sé; sulla propria bellezza e simpatia, ma soprattutto sulla possibilità di piacere ancora e di sentirsi desiderati e desiderabili, è tipico dell’egocentrico e narcisista che difetta però di una certa dose critica.

Ciò che conta è apparire, ed apparire il più possibile.

Facebook, cosi come altri social networks, permette all’utente, che ha coltivato la mania della propria immagine, e la pubblica con una costanza da rasentare la dipendenza clinica, più o meno narcisista una buona dose di controllo su come il proprio sé viene presentato e percepito dagli altri.

Con più approvazioni, like, commenti riceve e con più si sente gratificato, adulato, adorato e desiderato.

La realtà dell’essere veramente desiderato ed ambito non esiste è puramente illusoria, eppure la gente si comporta come se non vi fosse differenza confondendo completamente le due condizioni del reale col fittizio.