La rabbia: Una delle maggiori cause di infarti e ictus!

La rabbia: In questo studio, Elizabeth Murray Mittleman Mostofsky e la Harvard University colleghi hanno condotto una meta-analisi (dati raccolti per l’analisi) 9 studi che hanno coinvolto 4546 casi di infarto del miocardio, 590 casi Ictus ischemico, 215 casi di ictus emorragico, 462 casi di sindrome coronarica acuta e 306 casi di aritmia.

Forti emozioni e un’attività fisica intensa possono contribuire a mandare in tilt il cuore. Una ricerca su stress e infarto suggerisce un forte legame tra la salute mentale e quella del corpo

La rabbia mette  a rischio la salute del cuore, aumentando persino il rischio di infarto.

Potrebbero essere riassunte così, le conclusioni di una ricerca pubblicata su Circulation, la rivista dell’American Heart Association.

Secondo lo studio infatti compiere uno sforzo intenso quando il fisico è già provato o la mente è offuscata dalla rabbia può costare caro.

Perfino aumentando il rischio di accusare un infarto del miocardio, rispetto alla propria condizione di normalità.

I ricercatori della McMaster University hanno infatti dimostrato che un forte stress fisico o mentale può mettere a repentaglio la salute cardiovascolare.

Se accompagnato dall’attività fisica. A una simile osservazione gli scienziati sono arrivati in maniera retrospettiva. Dopo aver interrogato oltre dodicimila persone appartenenti a 52 nazioni: tutte già vittime di un attacco di cuore.

Ricostruendo le loro condizioni nelle ore immediatamente precedenti il danno cardiaco.

Gli autori dello studio hanno osservato come il 13,6 per cento dei pazienti era stato impegnato in sforzi fisici pesanti nell’ora precedente, mentre il 9,1 cento nel giorno concluso poi con l’infarto.

Una simile correlazione è emersa scavando anche nel loro vissuto emotivo: il 14,4 per cento dei pazienti aveva avuto un attacco di ira o era emotivamente sconvolto nell’ora precedente l’infarto e il 9,9 per cento aveva vissuto gli stessi sentimenti il giorno precedente.

Forti stress, sia fisici sia emotivi, sembrano dunque in grado di mettere ugualmente a rischio la salute del cuore. Il legame è spiegato anche attraverso la biologia.