Altruismo: Non abbiamo niente da mangiare”: una bambina scrive a Babbo Natale

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Altruismo: Natale si avvicina e con esso tutto ciò che gira intorno alla più importante e famosa festività del mondo.
Natale non è più come una volta, purtroppo la festa religiosa che ne è alla base è passata in secondo piano.
Al centro del Natale oggigiorno troviamo la figura di Babbo Natale e i doni che porta ad ogni bambino.

Altruismo: Natale si avvicina e con esso tutto ciò che gira intorno alla più importante e famosa festività del mondo.

Natale è effettivamente diventata un’occasione per riunirsi e per scambiarsi regali, per le grandi abbuffate a tavola e per rivedere parenti che vivono lontano.
Si sono sviluppate delle usanze intorno a questa festività; qualche giorno prima del 25 dicembre ogni bambino scrive una lettera a Babbo Natale, ossia una lista dei regali che vorrebbe ricevere.
Ma come tutto, anche questa bella usanza vede delle disparità nel mondo…
Una bambina di 8 anni, Emanuelle Cristina, ha scritto una lettera abbastanza insolita per una bimba della sua età.
“Babbo Natale, voglio una busta di latte per il mio fratellino ed anche molto pane per poter prendere un caffè, ci sono giorni in cui non possiamo farlo perché non c’è niente da mangiare”.
queste le parole della seconda di tre figli che vivono solo con la madre Sarah Cristina da Cunha Pires. La donna lavorava come stilista, ma poi come tanti, ha perso il lavoro a causa della pandemia da covid-19.
Dunque Emanuelle Cristina non desidera giocattoli per Natale, ma desidera cibo per il suo fratellino, per sé e per la sua famiglia.
Questo grande divario tra le letterine di Babbo Natale dei nostri figli e quella di questa bambina deve farci riflettere su come la vita possa essere ingiusta e dura, quasi accanirsi su alcune famiglie.
Invece di pensare ai giocattoli o alle bambole, questa povera bambina aspetta Babbo Natale con la speranza di poter mangiare e di poter ricevere del latte per il fratellino minore.
L’epidemia da Covid – 19 ha portato milioni di famiglie sotto la soglia di povertà. Molte famiglie che prima vivevano vite normali e dignitose, si sono ritrovate senza più alcuna entrata economica e hanno adesso difficoltà anche a mettere il piatto a tavola.
Sarà questo un Natale diverso dagli altri, non solo per le restrizioni ma anche per le innumerevoli persone che non avranno modo di festeggiare.
Sarà un Natale più triste anche per tantissimi bambini, che come Emmanuelle Cristina , non riceveranno alcun regalo e potranno solo sperare che il nuovo anno porti alle loro famiglie un cambiamento positivo.

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