Il mondo super digitalizzato in cui viviamo oggi non ha messo in secondo piano passatempi del passato che sono tornati di gran moda. Tra questi, rientrano i giochi di carte collezionabili e i giochi di ruolo. Acquistabili tranquillamente anche online – e-commerce come Fantasiastore, vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati del settore, concretizzano numeri a dir poco sorprendenti – sono al centro dell’attenzione di numerose associazioni che, ogni giorno, conquistano nuovi membri.
Anche se, in Italia, i dati fotografano una crescita inferiore rispetto a quella internazionale, l’interesse è molto alto. Per rendersene conto basta rammentare la forte partecipazione a eventi di settore come il Lucca Comics and Games e Play – Festival del Gioco, kermesse che farà il suo ritorno a Modena nel maggio 2022. A cosa è dovuto questo boom? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo.
Giochi di ruolo e di carte: perché piacciono così tanto?
Si potrebbero scrivere pagine e pagine sui motivi per cui i giochi di ruolo e di carte sono così amati. Un aspetto senza dubbio importante riguarda il fatto che, quando li si chiama in causa, si inquadrano dei momenti che raccolgono attorno al tavolo persone di ogni età, dal nostalgico con ben più di un capello bianco fino ai giovanissimi. Per quanto riguarda il loro caso, è doveroso sottolineare che, grazie ad alcuni giochi, è possibile ottimizzare i processi di apprendimento di concetti utili sui banchi di scuola. Parliamo soprattutto di aspetti relativi alla storia antica. La cosiddetta gamification, dati scientifici alla mano, può rappresentare una strada molto valida per chi ancora studia e vuole rendere l’apprendimento un percorso divertente e soprattutto fuori dai canoni classici.
Un altro aspetto – per certi versi sorprendente – che spiega il boom dei giochi di ruolo e di quelli di carta è la volontà di “staccare un po’” dalla tecnologia. Soprattutto nel corso degli ultimi due anni, siamo stati letteralmente travolti da una rivoluzione tech senza precedenti (per capirne la portata, basta rammentare che molte persone che prima del 2020 non avevano mai acquistato online hanno iniziato a farlo proprio all’inizio dell’anno appena ricordato).
Questa overdose di schermi e di connessioni porta, per forza di cose, a un limite di sopportazione. Il bisogno di interazioni concrete c’è ancora ed è forte. Non a caso, sono numerose le persone che decidono di passare del tempo in famiglia e con gli amici davanti a un gioco di ruolo.
Quanto appena ricordato è supportato da dati concreti. Un esempio utile da chiamare in causa è quello delle vendite di Asmodee Italia che, come ricordato dal marketing manager su Huffington Post all’inizio del mese di marzo, nel 2020 sono cresciute del 38% rispetto all’anno precedente.
Il panorama internazionale
Se in Italia il comparto dei giochi di ruolo sta crescendo tantissimo, le cose vanno ancora meglio all’estero. Un caso che fa scuola è quello della Germania, dove la sfaccettatura della cultura nerd a cui stiamo dedicando queste righe è profondamente radicata da decenni ormai e i produttori possono partecipare a contest di prestigio grazie ai quali hanno modo di ottenere una fortissima visibilità, incrementando notevolmente le vendite.
Tra progetti educativi e cosplay
Il mondo dei giochi di ruolo e da tavolo ha diverse facce e una delle tante riguarda i progetti educativi e con valenza sociale che le associazioni portano nelle scuole. Come non citare poi il boom dei cosplay, riflesso diretto dell’amore per i giochi sopra citati?
Non c’è storia: anche se lo smartphone è nostro compagno fedele nella vita privata e nel lavoro, questi modi di divertirsi “analogici” continuano a essere amati tantissimo!