La prescrizione medica o ricetta elettronica (detta anche ricetta dematerializzata, online o e-Rx) è una prescrizione che viene generata, compilata e trasmessa elettronicamente dal medico attraverso un computer e la rete Internet e che sostituisce le tradizionali ricette cartacee che tutti conosciamo. A rimanere (per ora almeno) è un promemoria cartaceo per il paziente che è però anch’esso destinato a sparire.
La ricetta medica elettronica non è una novità dell’ultima ora, esiste ormai da qualche anno, ma fatica un po’ a decollare, in particolare nel gradimento dei pazienti più anziani, come era ampiamente prevedibile. La ricetta dematerializzata è parte integrante di un nuovo e senza dubbio più efficiente sistema di prescrizione ed erogazione delle prestazioni sanitarie, è obbligatoria per medici di base, farmacie e strutture sanitarie in genere. Sostituisce la tradizionale ricetta cartacea rossa (che molti ancora ricorderanno) e permette ai pazienti di acquistare farmaci dietro prescrizione medica anche in regioni diverse da quella in cui sono residenti, visto che il sistema sanitario è nazionale.
Come funziona la ricetta medica elettronica
La ricetta medica serve per prescrivere un farmaco o una visita specialistica. Non serve per i farmaci definiti di auto medicazione, liberamente vendibili in farmacie e parafarmacie. Ogni medico di base ha dei codici identificativi assegnati dalle ASL e per l’associazione del paziente basta il suo codice fiscale.
Il sistema digitale delle ricette mediche elettroniche ha tutte le informazioni sull’assistito, come la sua storia clinica ed eventuali esenzioni (totali o parziali che siano). Per ora in genere il medico lascia un promemoria cartaceo al paziente che lo consegna poi al farmacista, ma basterebbe presentare il proprio codice fiscale o tessera sanitaria e il risultato sarebbe il medesimo. Il farmacista saprebbe subito quale farmaco consegnare, visualizzandolo sul suo terminale.
Quali sono i vantaggi della ricetta medica elettronica
I vantaggi auspicati dall’allora Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al momento dell’introduzione della ricetta dematerializzata erano quelli di una migliore assistenza ai pazienti e un più semplice percorso di cura. La possibilità di tracciare le prescrizioni e di sincronizzare le attività di medici e farmacisti. Un risparmio di tempo, di carta e di oneri burocratici.
La situazione oggi mostra come in buona parte gli obbiettivi siano stati raggiunti, ma rimanga del lavoro da fare. Tutti i medici di Medicina Generale hanno adottato in Italia la ricetta elettronica. I vari soggetti coinvolti oltre ai medici, in particolare farmacie e pazienti hanno preso dimestichezza col sistema, anche grazie al promemoria cartaceo, che ha senza dubbio reso meno difficile la transizione. Nelle intenzioni del legislatore il promemoria doveva essere provvisorio, ma pensare oggi di eliminarlo del tutto probabilmente è ancora prematuro.
I benefici della ricetta elettronica ci sono, ma la loro netta percezione è smorzata proprio dalla presenza del citato promemoria cartaceo. Gli studi medici sono ancora oggi spesso affollati da pazienti (in particolare i più anziani, ma non solo) che sentono il bisogno della “ricetta cartacea”, questo fa salire i costi di stampa e soprattutto allunga i tempi. Una digitalizzazione totale e pienamente efficace e concreta della prescrizione medica è per molti versi ancora lontana.